Nell’ambito di un progetto di prevenzione è essenziale non trascurare sintomi significativi e successivamente ottenere una diagnosi che sia utile riferimento per interagire su precisi aspetti personali.
Partendo per esempio, dalla rilevazione di aspetti disarmonici, attraverso opportuni test, è possibile tracciare un percorso terapeutico al fine di ristabilire il proprio equilibrio psicofisico.
Questo percorso prevede una rieducazione che, una volta perseguita la guarigione, consenta di gestire autonomamente e mantenere con semplici modifiche comportamentali, il raggiunto equilibrio psico-fisico alla base del proprio stato di benessere. Pertanto, riguardo all’aspetto assistenziale ed esistenziale, vengono suggeriti correttivi che consentono in semplici atteggiamenti quotidiani e opportuni esercizi fisici e mentali, finalizzati anche al miglioramento del rapporto con se stessi e di conseguenza con il prossimo. Questi correttivi possono coinvolgere abitudini motorie di base, consuetudini alimentari, percorsi mentali, etc. Trattasi di un processo che, volto al recupero dell’equilibrio armonico tra la propria dimensione corporea in relazione a quella psicologica, affettiva e interiore, porti ad apprendere e assimilare una nuova filosofia di vita che consenta una miglior relazione con gli altri e con l’ambiente; l’emergere di nuove e sorprendenti energie positive; l’attivazione di potenzialità personali, il miglioramento continuo delle proprie performance.
La Kiniesiologia per esempio, può interagire con altre terapie favorendo il raggiungimento di traguardi impensabili, partendo da un test muscolare atto a valutare l’efficacia delle risposte del sistema nervoso a fronte di differenti stimoli di tipo strutturale, biochimico, emozionale ed energetico.